Loreto
Per questo motivo la Madonna
di Loreto è venerata come
patrona degli aviatori.
Gli studi iniziati sin da pochi
anni dopo questo evento mettono
in luce, senza ombra di dubbio,
la provenienza della Casa dalla
Palestina, sia per lo stile
architettonico che per l'uso di
materiali costruttivi,
sconosciuti al territorio delle
Marche ed invece molto usati
all'epoca in Terrasanta. Altre
evidenze della terra di origine
provengono dai dipinti e dai
graffiti, tuttora visibili, che
ritraggono Santi della Chiesa
Orientale e riportano il
passaggio dei pellegrini che sin
dall'era di Costantino
visitavano la Casa. Inoltre, le
dimensioni dell'abitazione
coincidono con quelle del
"vuoto" rimasto a Nazareth.
Un documento, risalente al 1294
e scoperto di recente,
attesterebbe che Niceforo
Angeli, despota dell'Epiro, nel
concedere la propria figlia
Ithamar in sposa a Filippo di
Taranto, figlio del re di
Napoli, Carlo II d'Angiò, gli
diede in dote una serie di bene
tra i quali compaiono: "le
sante pietre portate via dalla
Casa della Nostra Signora la
Vergine Madre di Dio".
Dalla metà del 1400, per
proteggere queste umili mura di
pietra e per accogliere la
crescente folla di pellegrini in
visita alla sacra reliquia, Loreto iniziarono
i lavori per la costruzione del
magnifico santuario. Tra le opere più pregevoli, il
rivestimento marmoreo che
avvolge le pareti della Santa
Casa, voluto da Giulio II e
realizzato su disegno del Bramante (1507)
è considerato uno dei più grandi
capolavori scultorei dell'arte
rinascimentale.
Da allora grandi artisti si sono
succeduti nei secoli per
abbellire il santuario la cui
fama si è diffusa rapidamente in
tutto il mondo divenendo meta
privilegiata di milioni di
pellegrini: da Cristoforo
Roncalli detto il Pomarancio che
dipinse la Sala del Tesoro e la
cupola, a Francesco Selva che
decorò l’Atrio della Sacrestia,
mentre Tiburzio Vergelli costruì
il maestoso battistero.
A completamento dei lavori, Carlo
Maderno creò nel 1600 la
fontana che orna la piazza del
santuario, mentre nel 1700 Luigi
Vanvitelli realizzò il
campanile che svetta sul lato
sinistro della basilica.
Tutta la città di Loreto,
immersa nella tranquillità della
splendide campagne delle Marche,
si è sviluppata attorno al Santuario
della Santa Casa, che sorge
su una collina e offre uno
splendido panorama che spazia
dal mare al Monte Conero, fino
all'Appennino umbro-marchigiano. Loreto oggi richiama migliaia di
turisti, non solo cattolici,
perché questo grandioso
santuario rappresenta uno
scrigno che contiene un
inestimabile tesoro.
Oltre alla Santa Casa, meta di
devozione per i pellegrini,
questo luogo infatti rappresenta
una vera antologia d'arte
sacra che raccoglie
capolavori di architettura,
scultura e pittura con nomi
celebri della storia dell'arte.
Inoltre lo splendido borgo sorto
attorno alla basilica offre
notevoli suggestioni panoramiche
e ospita la Pinacoteca
Comunale della Piazza del
Santuario in cui sono
custodite le tele del magnifico
pittore veneziano Lorenzo
Lotto Ecco dunque che Loreto da sempre
meta di pellegrinaggi, oltre ad
offrire le splendide
caratteristiche naturali dei
paesaggi marchigiani, e
deliziare i turisti con i tanti
prodotti di questa terra, è
anche una graziosacittà
d'arte tutta da scoprire. Infine, degno di particolare
nota è il pellegrinaggio
Macerata-Loreto che si
svolge dal 1978, anno
dell'elezione di Giovanni Paolo
II. E che vede ogni anno decine
di migliaia di pellegrini
giungere a piedi al Santuario
da Macerata.
Circa metà dei pellegrini
proviene dalle Marche, i
restanti raggiungono Macerata da
tutta Italia e, ormai, anche da
varie parti d'Europa.